Description

Principi attivi:
estratto di lievito
matrixyl 3000
estratto di bucce di pomodoro
soluzione acido jaluronico
liposomi di acido lipoico e coenzima q10
Estratto di lievito
Il mantenimento di una carnagione luminosa che segnala giovinezza e vitalità richiede alti livelli di energia delle cellule della pelle. Tuttavia, come molti altri processi biologici, i livelli di energia della pelle seguono un ritmo di 24 ore noto come orologio interno o ritmo circadiano. Durante le ore diurne, i livelli di energia nelle cellule diminuiscono. Il risultato è una perdita di luminosità nel pomeriggio che verrà recuperata solo durante la notte. L’estratto di lievito aumenta il contenuto di ossigeno e il consumo della pelle per aiutare a raggiungere una pelle energizzata e rivitalizzata. Studi intensivi su questo estratto confermano che aumenta i livelli di energia ogni giorno quando la pelle ne ha più bisogno e aiuta a fornire energia extra quando la pelle ha bisogno di riprendersi. Aumenta la glicolisi anaerobica per produrre ATP e aumenta la respirazione mitocondriale portando ad alti livello di ATP. Stimola l’espressione di geni chiave sotto stress UV, dà una migliore respirazione aerobica, protezione mitocondriale e rigenerazione mitocondriale.
Matrixyl 3000
MatrixylTM 3000 è un peptide contenente due matrikine che agiscono in sinergia per riparare i danni cutanei causati dall’invecchiamento.
Le Matrichine sono solitamente piccoli peptidi che sono formate da proteolisi di proteine e glicoproteine, fibrillare. Gli enzimi responsabili di queste proteolisi sono in genere di metalloproteinasi della matrice (metalloproteinasi di matrice MMP-). Le matrichine esercitano effetti stimolatori o inibitori sulla funzione o lo sviluppo di cellule vicine.
Le matrikine contenute in MatrixylTM 3000 attivano la neosintesi delle macromolecole della matrice extra cellulare attraverso i geni coinvolti nella ristrutturazione e riparazione cutanea. Queste proprietà conferiscono al MatrixylTM 3000 un’efficacia visibile.
Estratto di bucce di pomodoro
E’ pomodoro ottenuto tramite bioliquefazione enzimatica: è un prodotto idrosolubile contenente licopene e appositamente sviluppato per il settore cosmetico. Per raggiungere questo risultato un laboratorio di ricerca ha sviluppato la nuova tecnologia brevettata C.A.M. (Carotenoidi Acquosi Microdispersi) che consente di combinare la tecnologia di Bioliquefazione® con la microdispersione di molecole lipofiliche in ambiente acquoso. E’ dunque un prodotto naturale ottenuto da bucce di pomodoro coltivato in Italia contenente licopene in una forma completamente idrosolubile.
Il licopene è stato ampiamente studiato per i suoi effetti protettivi dovuti al suo elevato potere antiossidante, e una dietra ricca in licopene è in grado di proteggere la pelle dalle radiazioni UV. La principale limitazione di tale dieta risulta essere la lentezza e la disomogeneità dell’innalzamento di tali difese. Consente di veicolare la quantità di licopene necessaria a mantenere la pelle protetta dagli UV in maniera veloce, efficiente e omogenea.
L’efficacia protettiva di questo estratto di pomodoro contro gli stress ambientali causati dall’inquinamento antropogenico è stata valutata in due diverse aree della nostra città, Bologna, in un grande parco pubblico e in un incrocio altamente trafficato, entrambi gli ambienti erano monitorati per quanto concerne i livelli di inquinamento. Durante questi test, l’estratto di bucce di pomodoro ha dimostrato essere in grado di fornire una elevata protezione nei confronti dell’inquinamento ambientale.
Acido jaluronico a medio P.M.
Caratteristica di questo polimero è la sua capacità di legare reversibilmente una grande quantità di molecole d’acqua. I siti di interazione sono i gruppi carbossilati dell’acido glucuronico ed i gruppi idrossilici polari della glucosamina. Questo assorbimento d’acqua è responsabile delle proprietà viscoelastiche della sostanza fondamentale dei tessuti connettivi. L’acido jaluronico si trova come costituente fisiologico della sostanza base extracellulare del tessuto connettivo, nel corpo vitreo dell’occhio e nel liquido sinoviale. Nella sostanza base extracellulare l’acido jaluronico, altamente idratato riempie lo spazio fra il collagene e le fibre elastiche e le cellule dermiche.
L’acido jaluronico contenuto in questo preparato è di origine biotecnologica, prodotto per biofermentazione di ceppi batterici selezionati ed è perciò privo di altri glicosaminoglicani contaminati e di proteine di origine animale.
Acido lipoico e coenzima Q10 in forma liposomiale
I liposomi sono vescicole di forma sferica costituite da un doppio strato fosfolipidico. In ambiente acquoso la natura chimica dei fosfolipidi spinge le molecole a organizzarsi in strutture coda-coda, creando doppi strati con proprietà idrofiliche sia sulla superficie esterna che su quella interna; in questo modo, i liposomi possono essere utilizzati per facilitare la penetrazione all’interno della cellula degli attivi idrosolubili in essi contenuti, ma possono anche migliorare la penetrazione di attivi liposolubili che si intercalano all’interno della struttura a doppio strato. Il principale ingrediente dei liposomi è la fosfatidilcolina. Le fosfatidilcoline sono i costituenti più rilevanti delle membrane biologiche e questo ottimizza l’effetto di veicolazione, facilitando il processo di fusione tra liposoma e membrana cellulare, al fine di rilasciare gli attivi all’interno della cellula.
Coenzima Q10 (o Ubichinone): una sostanza lipofila, endogena. L’esposizione ai raggi UV ne riduce i livelli nella pelle. Q10 appare sia nell’epidermide che nel derma; i suoi livelli epidermici possono variare e diminuiscono drasticamente con l’età. La supplementazione aiuta la pelle a difendersi dagli agenti esogeni.
Acido alfa-lipoico: possiede numerosi studi a sostegno della sua attività. È considerato un antiossidante universale perché solubile sia nella fase idrofila, sia in quella lipofila; il suo metabolita, DHLA (acido diidrossilipoico), ha un alto potenziale antiossidante. Inoltre, rigenera altri antiossidanti e sia l’acido lipoico che il DHLA possono agire come chelanti di metalli responsabili dei processi ossidativi cutanei.